LEGISLAZIONE NELLA REPUBBLICA CECA
La legge italiana sulla procreazione assistita (legge 40) è tra le più restrittive nel panorama europeo. Oggi, nonostante certi cambiamenti positivi, avvenuti negli ultimi anni, rimangono sempre dei servizi / tecniche / metodi che non sono pienamente accessibili in Italia, in più a volte manca anche l´esperienza di cui si vantano alcuni altri paesi, tra i quali anche la Repubblica Ceca. Avete saputo che il primo bimbo concepito grazie alla fecondazione assistita è nato qui già nel 1982, a soli due anni dopo il primato mondiale? Come uno dei paesi pionieristici in campo di ginecologia e riproduzione assistita, la Repubblica Ceca vi offre una vasta gamma di metodi diagnostici e terapeutici, molti specialisti in medicina ed embriologia con tanta esperienza, tecnologie all´avanguardia/ultra moderne e ultimo ma non meno importante anche un approccio molto umano. Servizi complessivi e di alta qualità.
Per quanto riguarda la legislazione ceca, nella Repubblica Ceca la PMA è sempre stata praticata in assenza di normative specifiche (il primo bambino da fecondazione in vitro è nato nel 1982). Nel 2006 la Repubblica Ceca ha aderito alla convenzione di Oviedo con una propria legge nazionale - Legge 227/2006 sulla ricerca sulle cellule staminali e attività correlate, e relative modifiche delle legge correlate.
L'accesso alla PMA è consentito alle coppie eterosessuali infertili, previo consenso scritto; per quanto riguarda i limiti di età, al trattamento possono sottoporsi donne di eta inferiore a 49 anni.
Quanto al numero di ovociti/embrioni, la legge precisa che devono essere fecondati e trasferiti in utero solo "as many eggs as is necessary according to the present level of medical knowledge for the pregnancy to be probably induced with success"; è consentito il congelamento degli embrioni in eccesso.
La diagnosi preimpianto è consentita, per escludere il rischio di trasmettere malattie o difetti genetici; la selezione sessuale è permessa solo per evitare la trasmissione di gravi malattie legate al sesso
La donazione di gameti è consentita; i limiti di età per i donatori di seme sono tra 18 e 40 anni e per le donatrici di ovociti tra 18 e 35 anni. Sia i donatori che le donatrici devono essere sottoposti ai controlli sanitari necessari, inclusi quelli genetici e anche ripetuti test per le malattie infettive, sotto la responsabilità del medico che effettua la PMA; la donazione di gameti e di embrioni deve essere gratuita e non è consentita una retribuzione economica o di altro tipo, salvo un rimborso delle spese vive sostenute dai donatori; inoltre le donazioni devono essere anonime: il centro di PMA deve mantenere l'anonimato sia tra il donatore/la donatrice e la coppia ricevente, sia tra il donatore/la donatrice e il bambino nato da tale donazione; su richiesta di uno dei partner della coppia ricevente, prima dell'inizio del ciclo di PMA, oppure su richiesta di un rappresentate legale del bambino, il centro dovrà fornire le informazioni che possano avere un impatto diretto sullo sviluppo della salute del bambino, in particolare le informazioni di tipo genetico.
La maternità surrogata non è menzionata dalla legge e dunque non è esplicitamente vietata.
